lunedì 31 luglio 2017

Dino Buzzati

“Il fatto è questo, io mi trovo vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Il mondo invece crede che sia viceversa, le mie pitture quindi non le può prendere sul serio. […] Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o scriva, io perseguo lo stesso scopo, che è quello di raccontare delle storie.” Tutte da leggere, in qualunque modo ce le racconti.
Dino Buzzati, Opere scelte, I Meridiani, Mondadori, 2009
Annalisa Carbone, Dipingere e scrivere per me sono la stessa cosa. Dino Buzzati tra parola e immagine, Rubbettino, 2016

lunedì 24 luglio 2017

Zelda Sayre Fitzgerald

“Noi due siamo figure a chiazze di colori vivaci [...] che si fonderanno e penso che staremo benissimo appesi uno accanto all'altra nella galleria della vita.” È ciò che pensava Zelda all'inizio della relazione con Scott. Prima che la coppia di belli e dannati facesse scandalo, prima del successo di Di qua dal paradiso, prima della nascita di Scottie, prima dell'infatuazione di Zelda per la danza, prima delle sue ambizioni deluse, prima della follia. Zelda è una leggenda. E il suo unico romanzo deve essere letto.
Consigli di lettura:
Zelda Sayre Fitzgerald, Lasciami l'ultimo valzer, Bollati Boringhieri, 2009
Francis Scott Fitzgerald/Zelda Fitzgerald, Caro Scott, Carissima Zelda: le lettere d'amore di Francis Scott e Zelda Fitzgerald, traduzione di Marina Premoli, La Tartaruga, 2003

lunedì 17 luglio 2017

Pier Vittorio Tondelli

“Ho incollato una tua foto accanto a quelle dei miei 'maestri'. Sorridi, indossi una giacca... Ti ho messo vicino a Danilo Dolci e Aldo Busi, sopra a Emily Dickinson e sotto a Rimbaud e Tove Jansson.” È una delle tante manifestazioni di mistica adorazione che i suoi fan gli hanno tributato e che sono stata raccolte in volume da Enos Rota. Con la sua scrittura brillante e incisiva, Pier Vittorio Tondelli ha raccontato l'Italia degli anni '80 come fosse l'America. Si sente nostalgia del suo talento.
Consigli di lettura:
Pier Vittorio Tondelli, Rimini, Bompiani, 2015
Pier Vittorio Tondelli, Un week-end postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta, Bompiani, 2016

lunedì 10 luglio 2017

Matilde Serao

“Scrivo dappertutto e di tutto con audacia unica, conquisto il mio posto a forza di urti, di gomitate, […] non do ascolto alle debolezze del mio sesso e tiro avanti come fossi un giovanotto.” Figura di spicco nella società letteraria italiana, animatrice culturale a Napoli come a Parigi, fondatrice prima de Il Mattino insieme al marito Edoardo Scarfoglio e poi, dopo il divorzio, de Il giorno, Matilde Serao, donna tenace e di talento, seppe spaziare dall'inchiesta alla cronaca mondana, dalla politica all'amore.
Consigli di lettura:
Matilde Serao, Il ventre di Napoli, con prefazione di Antonio Pascale, Bur Rizzoli, 2012
Angela Sarcina, La signora del Mattino. Con antologia dei Mosconi di Matilde Serao, La conchiglia, 1995

lunedì 3 luglio 2017

Gian Luigi Beccaria

“Eravamo venuti a tale che tutti i vocaboli e tutti i modi che esprimessero operazioni dell'animo erano francesi”. Se gli arabi avevano importato la lingua della matematica con algebra algoritmo cifra, i francesi ci nutrirono l'anima con sensibile inteso come 'disposto a provare intense emozioni e sentimenti e affetti', o trasporto nel senso di 'impeto', o ancora con estasiare ed entusiasta. La storia delle parole è affascinante, specie quando a raccontarcela è il linguista e critico letterario Gian Luigi Beccaria.
Consigli di lettura:
Gian Luigi Beccaria, Tra le pieghe delle parole, Einaudi, 2008
Gian Luigi Beccaria, L'italiano in 100 parole, BUR, 2015