“Spesso immaginavo di partire. Mi vedevo salire su uno di quei treni nella notte, di soppiatto... Con me avevo un minuscolo bagaglio, il mio orologio con le lancette fosforescenti e il mio libro di geografia”. Queste parole messe in bocca a uno dei suoi personaggi ci raccontano almeno due cose di Antonio Tabucchi e dei suoi libri: l'attenzione per i sogni e per i viaggi. La stessa letteratura, del resto, come i viaggi e i sogni è una forma di conoscenza in più, la dimostrazione che la vita da sola non basta.Consigli di lettura:
Antonio Tabucchi, Sogni di sogni, Sellerio, 1992
Antonio Tabucchi, Viaggi e altri viaggi, Feltrinelli, 2010
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