lunedì 15 gennaio 2018

Paul Celan

“Tentai di togliergli le pietre dal petto per sentirlo cantare. Ma lui scelse la via dell'acqua e la pietra nel fiume va a fondo.” È quanto scrive Ingeborg Bachman a proposito dell'amico, una volta amante, Paul Celan. Ebreo rumeno di madrelingua tedesca, morto suicida nella Senna, Celan abbandonava ai flutti la sua poesia che lui stesso aveva definito un «messaggio nella bottiglia», dolorosa testimonianza di un'esistenza segnata dalla guerra e dall'olocausto.
Paul Celan, La sabbia delle urne, Einaudi, 2016
Ingeborg Bachman/Paul Celan, Troviamo le parole. Lettere 1948-1973, Nottetempo, 2010

lunedì 8 gennaio 2018

Emily Dickinson

“Non ho altra/ vita da che vivere questa/ da vivere qui/ Né altra morte che questa/ se non/ scacciata/ espulsa/ da qui// Né supplica / al mondo/ a venire...”. Soltanto sette dei componimenti di Emily Dickinson furono pubblicati in vita, gli altri 1775 li trovò la sorella dopo la sua morte. Si trattava di tanti foglietti ripiegati e cuciti con ago e filo contenuti tutti in un raccoglitore. Emily visse quasi tutta la sua vita chiusa nella sua stanza, con la convinzione che per fare qualunque cosa bastasse la fantasia.
Emily Dickinson, Buste di poesia, Archinto, 2017
Lyndall Gordon, Come un fucile carico. La vita di Emily Dickinson, Fazi Editore, 2012